Il Parmigiano Reggiano D.O.P. Agricola Giansanti
 
    
    “solo il nostro latte”
    
    
    
    Circa 600 litri di solo latte bovino sono necessari per fare una forma di Parmigiano Reggiano 
    
    del peso di 40 kg che, dopo una stagionatura di tre anni, può arrivare a pesare 37 kilogrammi.
    
    All'Agricola Giansanti riteniamo che ci siano 3 punti di fondamentale importanza per fare il 
    
    nostro Parmigiano: il latte, la lavorazione in caseificio, la stagionatura.
Il latte
    
    Nelle fredde sere invernali piccole luci rompono il buio della campagna parmense. Sotto 
    
    quelle tettoie illuminate, file di mucche attendono diligentemente di essere munte, come ogni 
    
    sera, secondo un rituale che va avanti da generazioni.
    
    L'allevamento dell'Azienda Agricola Giansanti è composto unicamente da vacche di razza 
    
    frisona e bruna. Ogni giorno gli addetti alla stalla alimentano con cura il bestiame con solo 
    
    foraggio proveniente dai campi dell'azienda e di quelli vicini. I continui controlli di qualità 
    
    garantiscono un latte buono, sano e sicuro al 100%
    
 
 
    
    Circa 600 litri di solo latte bovino sono necessari per fare una forma di Parmigiano Reggiano 
    
    del peso di 40 kg che, dopo una stagionatura di tre anni, può arrivare a pesare 37 kilogrammi.
    
    All'Agricola Giansanti riteniamo che ci siano 3 punti di fondamentale importanza per fare il 
    
    nostro Parmigiano: il latte, la lavorazione in caseificio, la stagionatura.Il latte
    
    Nelle fredde sere invernali piccole luci rompono il buio della campagna parmense. Sotto 
    
    quelle tettoie illuminate, file di mucche attendono diligentemente di essere munte, come ogni 
    
    sera, secondo un rituale che va avanti da generazioni.
    
    L'allevamento dell'Azienda Agricola Giansanti è composto unicamente da vacche di razza 
    
    frisona e bruna. Ogni giorno gli addetti alla stalla alimentano con cura il bestiame con solo 
    
    foraggio proveniente dai campi dell'azienda e di quelli vicini. I continui controlli di qualità 
    
    garantiscono un latte buono, sano e sicuro al 100%
    
  
    
    La lavorazione nel caseificio
    
    
    Al mattino in caseificio, il latte lasciato a riposo dalla sera precedente, che si è dunque 
    
    scremato in modo naturale, viene versato all'interno delle caldaie di rame insieme a quello 
    
    intero appena arrivato, freschissimo, dalla mungitura mattutina.
    
    All'interno delle caldaie dalla tipica forma a campana rovescia, il latte tende a coagularsi. 
    
    Con lo spino, un antico attrezzo di legno e ferro, il nostro maestro casaro compie lunghi e 
    
    sapienti movimenti che conferiscono alla cagliata una consistenza granulosa. Ancora nelle 
    
    caldaie, questi granuli vengono cotti a 55 gradi per 50 minuti, al termine dei quali si è formata 
    
    un'unica massa di formaggio. Questa massa viene tagliata in due parti che, avvolte nella tela, 
    
    vengono inserite nelle fascere, gli stampi che danno al Parmigiano Reggiano la tipica forma, 
    
    con l'indicazione del mese e dell'anno di produzione, del numero di matricola del caseificio 
    
    (2037) e, l'inconfondibile puntinatura lungo la circonferenza.
    
    Ogni forma è poi ulteriormente identificata da una placca di caseina univoca che ne riporta il 
    
    numero progressivo.
    
    Le forme vengono quindi messe a salare per più di 20 giorni all'interno di grandi vasche 
    
    riempite con acqua e sale marino.
    
    
    
 
 
    
  
 	
    La stagionatura
    
    Dopo la salagione, circa un mese dopo essere state prodotte, le forme vengono portate nella 
    
    casera, il magazzino di stagionatura del formaggio. Qui le forme sono appoggiate, una di 
    
    fianco all'altra, su lunghe assi di legno, un'asse sopra l'altra, a formare delle pareti intere 
    
    di Parmigiano Reggiano, quasi delle muraglie dalle sfumature in chiaroscuro che vanno dal 
    
    bianco delle forme fresche fino al giallo paglierino di quelle più mature.
    
    In questo ambiente, a temperatura ed umidità controllata, il formaggio viene lasciato 
    
    riposare sotto gli occhi attenti del maestro casaro; la parte esterna del Parmigiano si asciuga 
    
    naturalmente, formando lo scalzo, cioè la crosta che è totalmente edibile.
    
    Dopo 12 mesi gli esperti del Consorzio di Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano 
    
    esaminano con la battitura e la spillatura, una ad una, tutte le forme e applicano il marchio a 
    
    fuoco solo su quelle che ritengono idonee alla Denominazione d'Origine Protetta D.O.P. 
    
    Ogni singola forma viene dunque selezionata e certificata.
    
    Maggiore è la durata della stagionatura, maggiore è la friabilità del formaggio e più profondo
    
    l'aroma. Da un minimo di 12 mesi si può quindi arrivare fino a stagionature di oltre 3 anni.